Nikola Tesla Fotografare l'anima

Fotografare l’anima

Hai mai immaginato come sarebbe vivere in un mondo dove l’energia viaggia nell’aria, invisibile ma onnipresente, come un soffio di vento? Nikola Tesla, il genio enigmatico che ha illuminato il XX secolo, aveva concepito proprio questo scenario. Tra le sue invenzioni più affascinanti, molte appaiono ancora oggi futuristiche, quasi magiche. Pensa alla lampada senza fili: una sfera di vetro che si illumina al semplice avvicinarsi a un campo elettrico, un piccolo sole artificiale nelle tue mani. Era solo una delle meraviglie create nei suoi laboratori, dove l’immaginazione sfidava le leggi della fisica conosciute.

Ma c’è di più. Tesla sognava un mondo connesso, dove le informazioni potessero attraversare l’etere senza bisogno di fili. I suoi esperimenti sulla trasmissione di energia e dati attraverso campi elettrici aprirono la strada a concetti che oggi ci sembrano normali, come il Wi-Fi o il Bluetooth. In un certo senso, possiamo dire che Tesla aveva visto il futuro. E non era solo un sogno: negli anni ‘20 del Novecento, lavorò su prototipi per trasmettere segnali usando l’energia del suolo e dell’atmosfera.

Forse ricorderai che in un mio articolo precedente esploravo l’idea che attraverso il campo elettrico prodotto dal cervello umano si potesse in qualche modo trasmettere il pensiero. Tesla era convinto che il mondo fosse un’infinita rete di connessioni, e che il cervello umano potesse essere il nodo di questa rete. Una visione audace, che oggi risuona negli studi sull’elettromagnetismo del corpo umano.

L’inventore croato era anche un maestro nel creare spettacoli di luce: con le sue macchine per generare scariche elettromagnetiche, trasformava l’elettricità in un’arte visiva. Immagina un laboratorio avvolto in scintille, con lampi blu che danzano nell’aria, come se il cielo stesso fosse sceso sulla Terra. Tuttavia, alcune sue invenzioni restano avvolte nel mistero. Si è speculato che i suoi studi abbiano influenzato progetti come HAARP, il controverso programma di ricerca sugli effetti delle onde elettromagnetiche nell’atmosfera. HAARP è stato accusato di tutto, dai terremoti alla manipolazione climatica, ma è anche la prova che le idee di Tesla erano avanti di decenni.

A proposito di sogni e misteri, passiamo ora ai coniugi Kirlian. Siamo nella Russia degli anni ’30, in un ospedale di Krasnodar. Semën Kirlian, un tecnico elettromedicale, stava riparando un apparecchio quando notò un fenomeno insolito: un’emanazione luminosa attorno agli oggetti esposti a campi elettrici. Insieme alla moglie Valentina, sviluppò un metodo per fotografare queste luminescenze, che sembravano rivelare un’“aura” invisibile.

Le fotografie Kirlian divennero celebri per la loro capacità di catturare una sorta di “schema energetico”. Ma cosa rappresenta realmente questa aura? In parapsicologia, viene descritta come un campo di energia che circonda il corpo, una manifestazione visibile dell’anima o del nostro stato interiore. Pensaci: quante volte abbiamo visto dipinti di santi, Gesù o Maria, con aureole dorate? Quella luce non è forse l’antenata spirituale delle fotografie Kirlian?

Un esempio straordinario è la Trasfigurazione di Raffaello, dove Cristo è avvolto in un alone luminoso. Oppure, le rappresentazioni della Madonna del Rosario, spesso circondata da raggi di luce divina. Questi dettagli artistici sembrano suggerire che l’idea di un’energia che trascende il corpo abbia radici profonde nella nostra cultura.

Che cosa ci dice tutto questo? Forse non sappiamo se la fotografia Kirlian catturi davvero la nostra anima, ma è un promemoria potente: gli esseri umani sono immersi in un campo elettromagnetico che loro stessi creano. Gli esami medici come l’elettroencefalogramma o l’elettrocardiogramma dimostrano che il corpo genera segnali elettrici che possiamo leggere, interpretare, e perfino utilizzare per diagnosticare emozioni o malattie. Siamo, in un certo senso, creature di luce e energia.


E tu, cosa ne pensi? Abbiamo davvero fotografato l’anima? Oppure, come Tesla suggeriva, abbiamo appena iniziato a intravedere l’enorme potenziale nascosto nell’universo elettrico che ci circonda? Nel prossimo numero, esploreremo un’altra scoperta sorprendente che lega la luce alla vita umana. Non perdertelo.

Alessandro Ginotta

Questo articolo è stato pubblicato su Pensiero di venerdì 20 dicembre 2024