E se Harry Potter avesse ragione?

E se Harry Potter avesse ragione?

Sorpresa: attraversare i muri è possibile con la fisica quantistica!

Ti ricordi la prima volta che hai visto Harry Potter e la Pietra Filosofale? Io la rammento benissimo: Harry, valigia alla mano, guarda con perplessità il muro di mattoni che separa il binario 9 e 3/4 dal resto della stazione di King’s Cross. Poi, con un misto di coraggio e incoscienza, attraversa quella barriera solida come se fosse aria. Lo ammetto, io sono rimasto a bocca aperta. Quella scena non era solo magia: era una promessa. Lì, con quel muro attraversabile, sembrava dirci che l’impossibile poteva diventare possibile. E se ti dicessi che oggi la scienza ha trovato un modo per fare qualcosa di simile? Non è magia, ma meccanica quantistica!

Prima di tutto, parliamo di un fenomeno che sembra uscito da un libro di incantesimi: l’“effetto tunnel”. Immagina di essere davanti a un muro e di lanciare una pallina da ping-pong. La pallina rimbalza, ovviamente, perché il muro è solido. Ma nel mondo quantistico, le regole cambiano: c’è una piccola probabilità che la pallina passi attraverso il muro, come se per un istante avesse smesso di essere “pallina” e fosse diventata un’onda che si infiltra tra le fessure invisibili della materia. Ecco, questo è l’effetto tunnel.

Teorizzato per la prima volta negli anni ’20 del Novecento, l’effetto tunnel rappresenta una delle più grandi sorprese della fisica quantistica. Era un’idea così controintuitiva che molti scienziati inizialmente la consideravano assurda. Ma poi, con esperimenti sempre più sofisticati, abbiamo scoperto che non solo era reale, ma che lo stavamo già usando senza saperlo. Oggi, l’effetto tunnel è il cuore pulsante di molte tecnologie: i diodi Zener, ad esempio, che regolano la tensione in tanti dispositivi elettronici che utilizziamo ogni giorno, funzionano proprio grazie a questo fenomeno. E che dire del microscopio a effetto tunnel? Con questa invenzione, possiamo osservare gli atomi uno per uno, come piccoli mattoni che costruiscono tutto ciò che vediamo.

Ma non finisce qui. Hai visto il servizio di TG-COM24 del 23 gennaio 2025? Pare che nei Leonardo Labs di Roma stiano sviluppando una tecnologia che sembra uscita direttamente da un fumetto. Usando fasci di fotoni che rimbalzano su una parete, si può riuscire a vedere cosa c’è dentro una stanza senza entrarci. Praticamente, occhiali “a raggi X”. Per chi, come me, è cresciuto negli anni ‘70 e ‘80, questa è una vera e propria madeleine tecnologica: chi non ha mai desiderato quegli occhiali “magici” promessi nei fumetti? Certo, allora erano un sogno pubblicitario, ma oggi… oggi la scienza sta realizzando quei sogni.

In questo viaggio da Harry Potter a Superman, è affascinante vedere come la scienza abbia reso possibili cose che sembravano pura fantasia. Attraversare muri, spiare oltre le pareti, rompere barriere insormontabili: tutte immagini che, fino a ieri, appartenevano al mondo della magia e della fantascienza. Ma cosa significa tutto questo? Cosa ci dice sulla realtà?

Oggi sappiamo che le teorie quantistiche, pur essendo descritte con il rigore delle equazioni matematiche, ci portano in un territorio che rasenta il metafisico. La realtà quantistica è popolata di paradossi: particelle che esistono in due posti contemporaneamente, muri che diventano permeabili, oggetti che si intrecciano a distanza come se fossero legati da un filo invisibile. Non ti sembra che queste siano storie che avremmo potuto trovare nei libri di fantasia o nei miti religiosi?

E allora, forse, il confine tra scienza e magia – o meglio, tra scienza e quanto fino ad ora ritenuto soprannaturale – non è poi così netto. Forse, le grandi scoperte scientifiche non fanno altro che rivelarci ciò che già intuivamo nei nostri racconti più audaci. Forse, stiamo davvero varcando una soglia. Una soglia che ci porta a postulare l’esistenza di un piano parallelo a quello fisico, un piano in cui i fenomeni che oggi definiamo “bizzarri” potrebbero essere la norma.

A me piace chiamarli miracoli. Perché ogni volta che attraversiamo un limite che sembrava invalicabile, ogni volta che rompiamo una barriera, ogni volta che scopriamo una nuova legge dell’universo, non stiamo forse avvicinandoci a una visione cosmologica di Dio? Bada bene: non ti sto chiedendo di convincerti dell’esistenza di Dio (anche se mi farebbe felice se tu lo facessi), ma, un po’ come novello Pascal, scienziato e uomo di fede del milleseicento, vorrei proporti una versione inedita ed aggiornata della sua scommessa! A maggior ragione perchè, se sei arrivato al fondo di questo articolo, certamente provi anche tu quella sete di infinito che ci porta ad esplorare ed investigare, fino a sfondare il muro dell’impossibile. Forse è proprio questo il senso del nostro viaggio: scoprire che il mistero è più grande di quanto avessimo mai immaginato, ma che è anche infinitamente più vicino. Cara lettrice, caro lettore, il prossimo muro che attraverseremo, chi ci dice cosa ci farà scoprire?

Alessandro Ginotta

*immagine: Hogwarts Express at Platform 9-3/4, King’s Cross Station. Wizarding World of Harry Potter, Universal Studios Orlando. Kelly Verdeck / Flickr (CC BY-SA 2.0)