Legami
Se nello scorso episodio di Sorprendersi con Dio abbiamo affrontato il tema delle “coincidenze”, oggi ci occuperemo di “legami”. Che cosa lega un cittadino del Delfinato, privo della vista, con un dipinto smarrito nei sotterranei di una chiesa di Torino di cui neppure conosce l’esistenza? Corre l’anno 1104. Un giovane di Briançon, di nome Jean Ravais, vive un’esperienza mistica. La Madonna gli affida un preciso incarico: rintracciare un quadro che si è perduto. Così Jean, noncurante del suo essere cieco, si incammina lungo tortuose strade di montagna, valica le Alpi e, dopo una decina di giorni di viaggio a piedi, arriva alle porte della città di Torino, dove vive un altro miracolo. Siamo nei pressi dell’attuale zona denominata Pozzo Strada. Qui Jean Ravais viene di nuovo in contatto con la Madonna che, per un solo istante, gli restituisce la vista. In quel momento scorge il campanile di una chiesa semidistrutta sotto la quale si dovrà scavare per ritrovare il dipinto. Tornato ad essere cieco, si incammina in quella direzione. Una pergamena dell’epoca ci informa che è il 20 giugno 1104 quando il giovane, correndo a perdifiato, raggiunge le rovine della chiesa di Sant’Andrea e chiede a gran voce di poter incontrare il Vescovo Mainardo che, di lì a poco, lo raggiunge. Il Vescovo ascolta il racconto e si inginocchia accanto a Ravais per pregare, mentre alcuni operai armati di pala iniziano a scavare proprio lì dove la Madonna aveva indicato. Qualche ora dopo il dipinto viene alla luce e, in quel preciso istante, Jean Ravais, il cui coraggio e la cui fede hanno superato qualunque cecità, riacquista definitivamente la vista. La diroccata chiesa di Sant’Andrea viene restaurata. Oggi è nota come Basilica di Santa Maria della Consolazione, altrimenti detta “La Consolata” dal nome dell’omonimo dipinto. Ma perché il ritratto della Consolata era stato smarrito? In realtà venne nascosto per preservarlo dalla distruzione ordinata dal Vescovo iconoclasta Claudio I (818-827 d.C.) che aveva bandito ogni cosa avesse a che fare con il culto dei santi, la Madonna e le reliquie. Legami dicevamo. Un cieco coraggioso, un dipinto la cui storia si perde nei tempi (indubbiamente è molto simile a quello venerato nella chiesa di Santa Maria del Popolo a Roma, che riprodurrebbe un’icona attribuita addirittura a San Luca evangelista). Una basilica edificata sulle rovine di una chiesa che a sua volta poggiano sui resti di un tempio romano dedicato a Minerva. Millenni di storia, decine di santi e centinaia di miracoli avvenuti nello stesso luogo. Legami che esploreremo nella prossima avvincente puntata di Sorprendersi con Dio. Fra sette giorni su queste pagine.
Alessandro Ginotta
L’articolo è stato pubblicato su: “Il Corriere della Valle”, n. 25 del 22 giugno 2023